domenica 12 maggio 2013

Scherzo alla Tedesca

Una sera d' inverno, vengo invitato da alcuni amici a cena, in un paesino medievale a due ore da Grosseto.
Io accetto volentieri. Col mio fido copilota Leo, un cucciolone di Dobermann ci mettiamo in macchina e partiamo per questo viaggio gastronomico toscano. Il viaggio scorre veloce cantando io alla radio e ululando lui alle stelle.
Arriviamo in questo agriturismo in mezzo al verde dove non c'era anima viva, solo io Leo e questi amici che vivevano li' in zona. La cena scorre tranquilla e gioiosa tra un crostino e un bicchiere di Morellino per poi arrivare al vin Santo e cantucci. Anche Leo si mette d' impegno con le mascelle e prova un po' di tutto come un assaggiatore hai tempi dei Re.
Intorno all'una di notte ormai tardi, decidiamo di ripartire visto che l' indomani sarebbe stata una lunga giornata di lavoro. Salutiamo tutti e saliamo in macchina, un bel BMW comprato l' anno prima, sotto proposta di Leo che diceva macchine e cani tedeschi sono i migliori al mondo. Dopo circa una ventina di minuti di viaggio decido di fermarmi lungo la strada per innaffiare un cespuglio col Morellino bevuto prima. Mi fermo a bordo strada, accendo le 4 frecce, scendo dalla macchina e chiudo lo sportello lasciando Leo a fare il copilota nei sedili davanti.
Finito di ammirare la natura e con un senso di liberazione torno alla macchina e sorpresa!!! Leo il mio fido compagno di viaggio saltando da una parte a l' altra aveva premuto il tasto della chiusura centralizzata posto in mezzo hai sedili anteriori. Ero chiuso fuori dalla macchina! Senza giacca, senza cellulare in mezzo al niente, con la sola compagnia di qualche cinghiale che pascolava in mezzo ai boschi.
Comunque per niente preoccupato mi dico che come la schiacciato una volta può farlo una seconda volta cosi' da riaprire la macchina. Lo guardo negli occhi attraverso il finestrino sempre tranquillo perchè in fondo il Dobermann e tra le razze più intelligenti e gli dico < Leo Op > salta come una gazzella dentro la macchina, calpesta di tutto accende pure i tergicristalli ma niente... comunque non demordo e continuo cosi' finchè non mi accorgo che sta albeggiando. Ormai sono disperato, devo andare a lavoro e non so come fare, non posso neanche chiamare per avvisare del ritardo ed infine sono completamente congelato, non sento neanche più le dita delle mani. Preso dalla disperazione, con Leo che salta tutto felice dentro la macchina senza risultato, decido di dare un pugno al finestrino cosi' da romperlo. Con questa brillante idea degna del mio cervello congelato, riesco finalmente ad entrare. Mille baci da parte di Leo e viaggio di ritorno con l' aria congelata da una parte ed il riscaldamento dall' altra. Pian piano come comincio a riscaldarmi mi accorgo di un dolorino alla mano con cui ho rotto il finestrino, ma non ci faccio caso e arrivo a Grosseto.
Poggio Leo in casa mi cambio per andare a lavoro e mi accorgo che la mano è gonfia e bluastra. Il risultato finale di questo scherzo alla tedesca e': una notte al gelo, due dita rotte della mano destra e 280 euro per il finestrino nuovo.
Grazie Leo

Ammicco 
su storia di Marco

p.s. Ricordate di mandare anche voi le vostre storie per essere pubblicate a mail: dogrulesgr.com

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