Un giorno il
mio amico Claudio mi chiama e mi chiede se posso mantenergli per qualche giorno
Uxs detto Nenè ,uno splendido Staffino. Lui doveva andare fuori città per
lavoro e purtroppo non riusciva a portarlo con se. Senza neanche pensare
rispondo subito di SI! visto che io e Nenè siamo grandi amici. Arrivato a casa
al solo guardare quel testone andare in giro per le stanze mi metteva di buon
umore. Praticamente era come avere un piccolo ippopotamo muscoloso che pascola
dal soggiorno alla cucina, passando ogni tanto per il bagno. Il giorno a
giocare con lui passa veloce, ma la notte ancora di più. Alle 5 del mattino
precise gli viene la splendida idea di usare tutta quella testa che si ritrova
per aprire la porta della camera da letto, il rumore era uguale a quello
prodotto da un ariete medievale per sfondare le difese nemiche. Striscio fuori
dal letto apro la porta e gli spiego che io al contrario del suo padrone non
soffro d’ insonnia, ma soprattutto finchè
il sole non è uscito niente passeggiata fuori. Superata questa piccola
incomprensione interspecie torna tutto alla normalità, con me e la moglie che
andiamo a lavoro e lui che rimane a casa a poltrire. Almeno così crediamo. In
realtà l’ Indiana Jones canino esplora in lungo e largo la casa vecchia che
avevamo in affitto, riuscendo a scoprire sempre nuovi anfratti, così da riportare
alla luce e mettere in bella mostra sulla cuccia reperti dimenticati da noi
anni prima. Questa sua collezione vanta di tutto, dal calzino spaiato a roba
intima varia, per arrivare a mezzo peluche d’ orso bianco, l’altra metà è ancora
dispersa. Il tempo trascorre nello scavo archeologico e arriva l’ ultimo giorno
di permanenza di Nenè Jones a casa. Apro la porta e mi ritrovo lui che scodinzola
felice con il suo ultimo reperto in bocca, ovvero una mia ciabatta. lo guardo incuriosito e per scherzo
gli dico < Nenè cerca l‘altra > Parte velocissimo sicuro di sé, infondo
si trova nel territorio che ha esplorato palmo a palmo, ma ahimè porta la
ciabatta rosa di mia moglie. Non soddisfatto gli ripeto l’ ordine “cerca”, ma
torna con un'altra ciabatta diversa dalle prime due e non appartenente alla famiglia.
Allora preso sempre di più dalla ricerca della ciabatta mancante continuo a
dargli il “cerca” per ottenere come
risultato dopo 10 minuti, una montagnetta di mezzo metro con ciabatte risalenti
hai bisnonni del padrone di casa. Ora seduti e stremati dall’ impresa di
ricerca in stile Montenegro sapore vero,mi
accorgo di un bagliore nei suoi occhi. Trapela dal suo sguardo che non gli
sarebbero bastate la ciabatte, pretendeva di più da se stesso, il suo scopo
ultimo era trovare un osso di Brontosauro da masticare per il bene della
scienza e dell’ umanità o almeno cosi mi piace credere…
Ammicco
p.s. Ricordate di mandare anche voi le vostre storie per essere pubblicate a
mail: dogrulesgr.com
Ammicco
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