domenica 27 aprile 2014

Una gara perfetta


Finalmente dopo anni di attesa, mi son deciso compro un cane!!
La scelta della razza cade sul Border Collie, dopo essermi imbattuto per caso in una gara d'agility, me ne sono innamorato.
 Lì, ho potuto vedere dei bellissimi cani correre e saltare come pazzi , ma ancora più bello è stato vedere una signora molto avanti con l' età che con la sua “velocità ” affrontava il percorso, con affianco il suo cane e lui si fermava ad aspettarla dopo ogni ostacolo. 
Questa per me è stata un bellissima dimostrazione di binomio e di sport per tutti, cosa che vista la mia vita da pantofolaio e il mio fisico da lanciatore di coriandoli mi dava speranza...
Incomincia la lunga ricerca per la mia futura compagna di mille avventure.
Dopo aver ascoltato un po' i consigli degli amici che mi raccomandavano tutto ed il contrario di tutto, mi butto su internet, mandando mail per tutta Europa, dalla Polonia alla Scozzia.
Qualche giorno più tardi mi arrivano le prime risposte, purtroppo negative, ma poi come un fulmine a ciel sereno si libera proprio la cucciola che mi era piaciuta di più.
Tutto contento contatto l' allevatrice che mi descrive la cucciola come un “po' sopra le righe”.
 Io non me ne preoccupo minimamente, anche perché pur non avendo nessuna esperienza cinofila, avevo letto tutti i libri di Lorenz e poi uno spirito ribelle mi ispira.
La vado a prendere e me ne innamoro subito, bianca-marrone con i suoi occhioloni verdi mistici, mi sento già fregato, così decido di chiamarla Mistic - Mist per gli amici.
Dopo alcuni giorni di ambientamento, pur trascorrendo tutto il giorno in campagna e facendo lunghe passeggiate, la piccola Mistic, la sera non dava segni di voler dormire, anzi al calare delle tenebre veniva presa da una frenesia e correva di quà e di là come un indemoniata.
Vedendola in quello stato, le parole dell'allevatrice “un po' sopra le righe” mi sembravano limitate.
Neanche Konrad padre dell'etologia moderna, riusciva a darmi una soluzione, così mi affidai alla fede, con l'acqua benedetta regalata da mia madre, provai a esorcizzarla con alcune gocce prima e con il resto della bottiglietta poi, ma niente.
La belva non cedeva, così ormai disperato provai a farle mordere una vecchia ciabatta e finalmente dopo un paio di morsetti, incredibilmente funzionò!! Dormiva.
Dopo alcuni mesi e svariate cose distrutte in casa con la scusa di farsi i denti, mi iscrivo e vado a fare il primo allenamento d'agility.
Emozionato come il primo giorno di scuola, rimango un po' deluso nel constatare che la lezione, consiste solo nella socializzazione di alcuni ostacoli, che tra l'altro la Mistic affronta tranquillamente pascolando da tutte le parti ed io povero illuso che già mi immaginavo di correre e saltare tra slalom e passerelle.
In realtà quel primo allenamento era solo la cima dell'iceberg, non avevo idea di quello che mi aspettava più avanti.
Col passare del tempo, c'erano sempre più cose da imparare, l'aeroplano, le chiusure, le traiettorie ideali e così via, era come fare un ballo di sala, correndo con la Mistic.
Se la conduzione rimaneva armoniosa allora sembrava facile e perfetto, ma se andavo un po' fuori tempo era come se gli schiacciassi un piede e tutto usciva sgraziato e andava a rotoli.
Ovviamente se l'allenamento riusciva bene era sempre per merito della Mistic, viceversa se andava così così, era per colpa mia.
Pur con tutte le fatiche fisiche e mentali a fine allenamento guardavo i suoi occhi vivaci e felici e mi ripetevo come un mantra che non avrei mollato e che saremmo andati avanti ad inseguire le nostre avventure nel fantastico mondo dell'agility.
Finalmente dopo tanti giorni di allenamento , con quasi due anni di età, arriva il giorno del debutto, il primo nostro esame.
Ci sentivamo pronti ed eravamo pronti, ma presi dall'emozione di tutta quella gente che ci guardava incitandoci e il giudice che ci appariva come un mostro mangia agilisti , facemmo il nostro primo eliminato.
Così dopo tanta fatica fatta per allenarci, arrivò anche una nuova compagna, la sconfitta.
Quello che mi recriminavo di più, non era di aver fatto un eliminato, nella nostra prima gara, ma di non aver potuto dimostrare i frutti dei nostri allenamenti, che ci erano costati così tanto impegno e fatica.
Gli amici agilisti, invece con un grande sorriso ed una pacca sulla spalla, mi spiegarono che capitano a tutti situazioni così e di non preoccuparmi perché questo e' l'agility.
In seguito, guardando correre la Mistic nelle nostre passeggiate mi ricordai, che avevo iniziato a fare questo sport, non per puro spirito agonistico ma per entrare semplicemente in quella simbiosi fatta di movimenti e corsa con lei, che tanto mi aveva colpito ed emozionato guardando la gara di quella vecchietta tempo addietro.
Stampandomi bene a mente quella sensazione, finalmente trovai la quiete prima della tempesta che tanto cercavo.
La volta successiva ci divertimmo e senza troppi problemi arrivò anche un buon risultato.
Di gare incominciammo a farne tante e sopratutto a divertirci anche quando il nostro compagno eliminato ci prendeva a braccetto, anzi quelli sono tra i ricordi più divertenti,come quella volta che dopo aver saltato il primo ostacolo la Mistic scappo fuori dal campo per inseguire un frisbee lanciato da un passante, lasciandomi così come uno stoccafisso in mezzo al campo.
Ovviamente Standing Ovation da parte del pubblico!! Inchino al giudice e via a recuperare la Mistic che correva felice col frisbee in bocca.
Pian piano imparammo a conoscerci sempre meglio e conoscemmo anche il vero nome della somma delle nostre avventure.
Semplicemente “ Esperienza ”
Proprio grazie a lei, con un pizzico di fortuna e tanta determinazione, siamo arrivati al gradino più alto del podio... della nostra gara perfetta.


Dedicato a tutti gli amanti dell'agility e ai loro cani.